IL FESTIVAL DELLE MOSTRE
NEGLI STUDI DEGLI ARTISTI

14/18 Marzo 2017 - Milano

La luce

TURN ON

Via privata Gianferrari, 6

Focus NORD – OVEST

 

APPLAUSI.

Un neon disegna contorni di lettere verdi: un invito a battere le mani come suggeriscono i cartelli nelle trasmissioni televisive o un’acclamazione rivolta a chi osserva. Forse nessuna delle due opzioni.

Nove artisti (Laura Bassan, Maria Chiara Lamperti, Isabella Nizzarri, Michael Rotondi, Chiara Sorgato, Nicola Di Caprio, Graziano Folata, Domenico Laterza e Tony Light) e uno spazio, definito dalla luce emanata dalle opere stesse, che si carica di elettricità.

Una saetta sezionata da un fico d’india che si trasforma in un fulmine di bronzo e, in un angolo, la cometa di Porno-Teo-Kolossal accasciata su una contemporaneità che è ormai pura disillusione.

Il tutto è immerso nelle frequenze associate ai colori RGB di 369 LED che danno vita, in base al disegno che si crea su questo “stendardo” luminoso, ad una somma di ronzii sovrapposti e differenti.

La luce diventa un mezzo e un’occasione per far interagire elementi ed arti disparate: i gioielli fluorescenti e fosforescenti di Maria Chiara Lamperti e Laura Bassan fanno sì che l’oreficeria si traduca in arte visiva.

Nonostante i due percorsi artistici abbiano alla base due materiali differenti, l’intento è quello di studiare la reazione di particolari pigmenti fluorescenti nel momento in cui vengono esposti alla luce di wood.

Un triangolo ripetuto all’infinito è il frutto della ricerca di Maria Chiara: i frattali aleatori diventano linee fluo a cui si affianca l’uso di una particolare calcite che rimanda all’utilizzo di questi oggetti geometrici nella rappresentazione della sezione delle montagne.

Lune e pianeti formano una galassia ordinata sulla parete: Laura lavora con il silicone acrilico, creando textures cosmiche sui suoi gioielli che, in base alle radiazioni da cui sono colpiti, assumono una connotazione totalmente diversa.

Le creazioni che, grazie a questa particolare luce, acquistano una seconda vita, non potrebbero però esistere senza la loro parte complementare ed è per questo che le due orafe espongono anche gli stampi; pezzi indispensabili e spesso dimenticati che, resi anch’essi fluorescenti, finalmente vedono riconosciuto il loro ruolo da protagonisti.

Cristina Bargna

One thought on “La luce”

  1. Silvana
     ·  Rispondi

    E’ interessante questo percorso in cui la luce é protagonista e qualifica la quotidianità; mi ricorda il valore della luce per Tintoretto e Caravaggio e quelle “Natività” in cui é la luce emanata dal bambino a rischiarate il buio della capanna, un simile meccanismo viene riproposto interpretando la quotidianità contemporanea. Una scrittura chiara, fluida ed essenziale che dissimula la difficoltà della descrizione di opere che hanno una certa complessità

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi